Una visita guidata alla Casa Museo Mangini Bonomi, un luogo incredibile nascosto tra le vie del centro e sconosciuto ai più. Si tratta di un vero e proprio scrigno di tesori, celato in un palazzo quattrocentesco in via dell’Ambrosiana 20. Pezzi d’antiquariato, oggetti quotidiani ormai dimenticati, cimeli e ricordi di personaggi importanti del passato… Entrate e lasciatevi trasportare indietro nel tempo in un vero “museo delle meraviglie”, che apre le sue porte solo per noi in poche date esclusive!
Carlo Emilio Mangini: il sogno di dar vita ad un museo in casa propria
Iniziamo la nostra visita guidata nel centro più antico della città, a pochi passi da Piazza San Sepolcro e dalla Pinacoteca Ambrosiana: proprio qui possiamo imbatterci nell’incredibile Casa Museo Mangini Bonomi, che custodisce la strabiliante collezione di oggetti d’uso quotidiano di Emilio Carlo Mangini.
Esplorare il museo è come tuffarsi in un storia ricchissima, inedita e a tratti divertente: troveremo infatti numerose opere d’arte ma anche oggetti di uso quotidiano ormai scomparsi, frammenti di un passato lontano,
L’elegante palazzo quattrocentesco, nel cuore della Milano storica, venne acquistato da Carlo Emilio Mangini nel 1978 per custodire le migliaia di oggetti raccolti nell’arco della sua vita e scoperti durante i suoi numerosi viaggi; egli, che fin da bambino coltivava il sogno di creare un proprio museo, si definiva infatti “un raccoglitore curioso e instancabile”.
Con gli anni Emilio non fu più in grado di viaggiare ma la sua collezione venne completata dal figlio Giuseppe, che vi aggiunse una serie di capolavori di arte moderna.
La raccolta è suddivisa in quaranta sezioni dove tutto è disposto con naturalezza, tanto quasi da chiedere il permesso prima di entrare in uno spazio abitato dai numerosissimi manufatti che vi trovano alloggio. Percorreremo diversi piani e ci scontreremo con armi, abiti d’epoca, orologi, carillons, mazzi di carte e tantissimi altri oggetti curiosi.
Un esempio? Un ventaglio appartenuto alla zia del Signor Mangini che lavorava alla Scala di Milano e che presenta su ciascuna stecca l’autografo di personaggi importanti passati dal noto teatro, tra cui Gabriele D’annunzio ed Eleonora Duse.
Ogni oggetto incanta, ti lascia a bocca aperta mentre sembra voler raccontare la sua storia e, indirettamente, anche il passato della città di Milano.